Pappalardo, dalla Giustizia alla Rivolta è un attimo!
Chi
lo avrebbe mai detto che dopo una vita a rappresentare la Giustizia
si possa arrivare ad esporsi per rappresentare l' "inaccettabile
marcia" contro il Governo?
(Inaccettabile non perchè è contro il Governo).
Antonio Pappalardo (il Generale di Brigata dell' Arma dei Carabinieri dal 2006 in congedo) il 30 Maggio 2020 ha portato in Piazza Duomo a Milano centinaia di persone (a distanza di giorni mi domando ancora come sia stato in grado di convincerli tutti), trasformando una manifestazione autorizzata in un enorme assembramento, in barba al protocollo di sicurezza Covid-19.
Così è stato anche per Torino, Roma, Bologna e molte altre Piazze italiane.
(Inaccettabile non perchè è contro il Governo).
Antonio Pappalardo (il Generale di Brigata dell' Arma dei Carabinieri dal 2006 in congedo) il 30 Maggio 2020 ha portato in Piazza Duomo a Milano centinaia di persone (a distanza di giorni mi domando ancora come sia stato in grado di convincerli tutti), trasformando una manifestazione autorizzata in un enorme assembramento, in barba al protocollo di sicurezza Covid-19.
Così è stato anche per Torino, Roma, Bologna e molte altre Piazze italiane.
La
pensione deve aver lasciato troppo spazio alla "fame di
apparizione" ben poco costruttiva.
Forse
era meglio non congedarlo e lasciarlo in carica!
Mi viene da pensare che possa essere uno dei tanti tentativi per ottenere un' esposizione mediatica che dal momento del pensionamento ha iniziato ad entrare in sofferenza.
Dal
1992 ad oggi, l' ex Generale ha provato piú volte a cambiare rotta
intrufolandosi qua e lá in diverse situazioni politiche:
-
Partito Socialista Democratico Italiano (Centro Sinistra)
-
Movimento solidarietá democratica (Sinistra)
-
Patto per l' Italia (Centro)
-
Lega d' Azione Meridionale (Estrema destra)
-
Biancofiore (Centro)
-
Partito dei Socialdemocratici (Sinistra)
-
Movimento Liberazione Italiana (Centro Sinistra)
-
Movimento Gilet arancioni (Atei politici)
Giusto
per riassumere banalmente...
Un
personaggio che ha provato la qualunque.
Se
la politica si puó rappresentare coi colori, lui allora è l'
arcobaleno.
Ha
strizzato l' occhio ai radicali, ad Alleanza Nazionale, al Movimento
dei Forconi.
Insomma
ci sono gli esperti dei cambiamenti climatici e chi è esperto dei
cambiamenti politici.
Il
ritorno alla Lira e un Governo votato dal popolo (quindi la
rottamazione del Governo Conte) sono due idee che attualmente
identificano questo ennesimo Movimento italiano (I Gilet arancioni)
ma non solo, un altro caposaldo è il pensiero No-Vax, una repulsione
verso i vaccini.
Vogliamo
aggiungere, giusto per fare i pignoli, lo Stop all' uso delle
mascherine?
Al
di lá delle idee sostenute, che possono essere condivise o meno, non
ritengo sia questo il punto focale, trovo che solo una massa di
“ignoranti”, nel senso che “ignorano”, possa sostenere che il
Covid-19 sia solo uno stratagemma politico: "Il Coronavirus è
tutto un disegno politico, economico e sociale perché vogliono
venderci alla Cina, Di Maio prima di tutti, facendoci fare il vaccino
e schedandoci.
Il virus non esiste, per questo non mettiamo le mascherine, e intanto la gente muore di fame".
Il virus non esiste, per questo non mettiamo le mascherine, e intanto la gente muore di fame".
E
sia chiaro, detto e fatto, molti (non tutti per la veritá) le
mascherine non le hanno utilizzate a partire da Colui che ha
infiammato i Gilet arancioni, ovvero il Signor Antonio, in una
situazione in cui (oltretutto) il Distanziamento Sociale è stato
completamente azzerato.
Mentre
la gente moriva nei mesi scorsi a causa del Covid-19 questo Signore
pare abbia sostenuto la seguente tesi: "Un mio amico di Bergamo
ha avuto i sintomi ed è guarito facendo yoga, perché l’uomo è
fatto di fisico ma anche di mente".
"Scemi" gli operatori sanitari che non hanno saputo salvare i 33000 morti dell' epidemia allora!
Terapia
intensiva?
Ma
bastava lo yoga ragazzi!
Molti
ricorderanno che solo un anno fá (2019) ci fú la prima invasione
dei Gilet arancioni in piazza.
Ebbene
sappiate che non sono gli stessi che si sono buttati in Piazza Duomo
questa volta.
I
veri Gilet arancioni hanno rappresentato l' intera categoria agricola
che ha manifestato pacificamente a Bari e a Roma lo scorso anno per
sollevare le problematiche del settore.
Tanto
è che Onofrio Spagnoletti Zeuli portavoce del Movimento degli
agricoltori ha affermato: "Siamo lontani anni luce dalle
manifestazioni di oggi e dagli organizzatori".
Anche
a sto giro Pappalardo ha cercato di cavalcare l' ennesimo colore in
voga per ottenere visibilitá, un acceso arancione fluo come la sua
cravatta più adatta ad un outfit da artista di strada che da
rappresentate politico, ma “de gustibus”.
Non
condanno l' ideologia, o forse è meglio dire che non condanno le
varie ideologie (perchè Pappalardo è un professionista nello
spaziare con i concetti chiave), possono essere contrari al mio punto
di vista o chi lo sá, magari potrei condividerne alcuni aspetti,
condanno però il modo e il tempo in cui questa manifestazione si è
svolta.
È
bastato un modus operandi disastroso e privo di correttezza per
affondare la "credibilitá" di una manifestazione e di
centinaia di persone che hanno sprecato il loro tempo dando un
esempio chiaro, forte e discutibilissimo di non curanza verso il
prossimo, di mancanza di rispetto verso chi ha lottato per salvare
vite umane, per chi a fatica, in questi mesi, ha fatto del suo meglio
per rispettare le regole e non ultimo, per le vittime che migliaia di
famiglie continueranno a piangere e rivendicare.
Dalle
ultime notizie sembra che si stia procedendo alla denuncia di massa
per quanto riguarda i partecipanti e gli organizzatori.
Forse
non servirá a nulla ma è un' operazione che reputo importante, anzi
essenziale per non farsi mettere i piedi in faccia da certi
personaggi "poveri di intelletto".
Peace&Love
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